Finalmente sono tornata a panificare...con tanta voglia addosso di rimettere le mani in pasta ma soprattutto di sperimentare cose nuove.
E di nuovo ho un carino di grani antichi siciliani di vario tipo e una madre solida!!!!
Per cui, ho dato il via al mio primo pane di grano duro bio molito a pietra e il risultato finale mi ha soddisfatta pienamente :-)
Ho messo giù una ricetta parecchio facile:
80gr di madre solida rinfrescat
600gr di semola integrale di grano duro biancolilla molita a pietra
450gr di acqua
12gr sale
un cucchiaio di olio
Impastare la madre con acqua, unire la farina, il sale, l'olio e portare a incordatura.
Formare una palla e metterla a lievitare in una ciotola unta e coperta con pellicola a 26 gradi.
Aspettare il raddoppio.
Al raddoppio riporrre in frigo nella parte più fredda (4 gradi).
Il giorno dopo, circa 15-20 ore più tardi, tirare fuori e far termalizzare finchè il cuore sia a 20 gradi.
Formare il filone, riporlo in un contenitore adatto (o su un canovaccio cosparso di semola e bloccato ai lati) con la chiusura sopra e portare a 1.5 volte la grandezza.
Scaldare con vapore il forno ventilato a 240 gradi con la leccarda messa sopra.
Ribaltare il filone, tagliarlo, metterlo in forno e abbassare a 220 gradi.
Dopo venti minuti, levare il vapore e portare il forno a 200 gradi.
Dopo 20 minuti, portare a 180 gradi e aprire lo spiffero.
Infine, dopo altri 20 minuti (1 ora totale), spegnere, mettere il filone in piedi sulla grata, levando la leccarda e a forno mezzo aperto per 10 minuti.
Lasciar raffreddare fuori forno in piedi, coperto da un canovaccio umido.
Et voilà :-)
Il profumo dolce e inebriante della biancolilla vi riempirà casa, vi consiglio di nascondere il pane finchè non si raffredda onde evitare venga sbranato prima come è successo a me :-D
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mercoledì 7 ottobre 2015
venerdì 17 luglio 2015
Pan di polenta
Un pane ottimo che avevo provato una volta in un soggiorno in friuli, era il pan di polenta o pan di mais.
Così mi son detta...e se provassi a mizare la polenta bramata (senza glutine, quindi non fa la maglia) con altre farine?
Cosa verrebbe fuori?
Ho così studiato una ricettina che potesse avere un senso e portare a un buon risultato.
Ho solo osato con la quantità di mais che si attestava sul 20%.
Ma vediamo di analizzare gli ingredienti:
100gr di polenta bramata
200gr di farina di semola kronos
200gr di farina 0 forte
10gr di licoli da rinfrescare
450gr di acqua
un cucchiaino di malto
10gr di sale
Partiamo dalla temperatura di casa mia: 34 gradi O_______O
Partendo da questo assunto ho deciso di fare un prefermento con 100gr di farina 0 e 100 di acqua (presi dalla lista ingredienti).
Dopo 4 ore era bello bollicioso ma non pronto, ma per non rischiare l'ho messo nella zona più calda del frigo e sono andata a letto.
Il giorno dopo, tornata dall'ufficio, alle 14, l'ho tirato fuori frigo e fatto continuare la fermentazione.
Nel frattempo ho fatto una autolisi completa delle farine restanti con acqua residua , malto e sale.
Dopo 4 ore il prefermento era raddoppiato e all'apice.
Ho unito alle farine e fatto incordare.
Riposato 15 minuti e dato pieghe in ciotola.
Ripetuto dopo altri 15 minuti.
Riposo di 20 minuti, 3 S&F e via in massa in un contenitore unto di olio.
Dopo due ore era già raddoppiato.
Ho formato un filone, ho cosparso un banneton di semola e messo il filone con la chiusura verso alto.
Dopo solo 45 minuti era pronto, per cui ho coperto con un panno e messo in frigo nel reparto più freddo che ho (verdure a 4 gradi).
Il giorno dopo ho acceso il forno al massimo, con la pietra refrattaria dentro e una leccarda, nonchè il vapore.
Ho infornato il pane rovesciandolo sulla pietra messa al centro del forno e facendo i tagli e ho tenuto con vapore per 20 minuti a 220.
Ho levato il vapore e messo la leccarda sopra (sotto la resistenza).
Ho abbassato a 200 per altri 20 minuti.
Poi a 180 per 10 minuti e infine altri 10 minuti con spiffero.
Ho spento, messo il pane sulla graticola e fatto stare 15 minuti a forno semiaperto.
Poi l'ho portato fuori a raffreddare completamente sempre in verticale.
Il gusto era eccezionale!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Così mi son detta...e se provassi a mizare la polenta bramata (senza glutine, quindi non fa la maglia) con altre farine?
Cosa verrebbe fuori?
Ho così studiato una ricettina che potesse avere un senso e portare a un buon risultato.
Ho solo osato con la quantità di mais che si attestava sul 20%.
Ma vediamo di analizzare gli ingredienti:
100gr di polenta bramata
200gr di farina di semola kronos
200gr di farina 0 forte
10gr di licoli da rinfrescare
450gr di acqua
un cucchiaino di malto
10gr di sale
Partiamo dalla temperatura di casa mia: 34 gradi O_______O
Partendo da questo assunto ho deciso di fare un prefermento con 100gr di farina 0 e 100 di acqua (presi dalla lista ingredienti).
Dopo 4 ore era bello bollicioso ma non pronto, ma per non rischiare l'ho messo nella zona più calda del frigo e sono andata a letto.
Il giorno dopo, tornata dall'ufficio, alle 14, l'ho tirato fuori frigo e fatto continuare la fermentazione.
Nel frattempo ho fatto una autolisi completa delle farine restanti con acqua residua , malto e sale.
Dopo 4 ore il prefermento era raddoppiato e all'apice.
Ho unito alle farine e fatto incordare.
Riposato 15 minuti e dato pieghe in ciotola.
Ripetuto dopo altri 15 minuti.
Riposo di 20 minuti, 3 S&F e via in massa in un contenitore unto di olio.
Dopo due ore era già raddoppiato.
Ho formato un filone, ho cosparso un banneton di semola e messo il filone con la chiusura verso alto.
Dopo solo 45 minuti era pronto, per cui ho coperto con un panno e messo in frigo nel reparto più freddo che ho (verdure a 4 gradi).
Il giorno dopo ho acceso il forno al massimo, con la pietra refrattaria dentro e una leccarda, nonchè il vapore.
Ho infornato il pane rovesciandolo sulla pietra messa al centro del forno e facendo i tagli e ho tenuto con vapore per 20 minuti a 220.
Ho levato il vapore e messo la leccarda sopra (sotto la resistenza).
Ho abbassato a 200 per altri 20 minuti.
Poi a 180 per 10 minuti e infine altri 10 minuti con spiffero.
Ho spento, messo il pane sulla graticola e fatto stare 15 minuti a forno semiaperto.
Poi l'ho portato fuori a raffreddare completamente sempre in verticale.
Il gusto era eccezionale!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
mercoledì 3 giugno 2015
Il sole della vita
Avete mai pensato a ciò che rappresenta il pane per tutti noi?
La famiglia, il focolare, la vita...profumi di infanzia, ricordi...mia nonna che spezzava il pane e lo condiva con il pomodoro mentre il sugo sobbolliva sul fuoco.
Profumo di pane, profumo di farina, profumo del grano nei campi.
Il sole sul viso e l'olio che correvasulle fette bruscate...profumi di altri tempi.
La voglia di riportare il calore e l'amore nelle mie mani e sulla mia tavola.
E così...ho dato vita al mio ...sole.
La ricetta è la seguente e ve la dono con tutto il mio amore:
200gr di farro integrale
200gr di tipo 1
80gr di licoli
1/2 cucchiaino di malto
6gr di sale
20gr mix di semi o semi a vostra scelta
Ora che fa caldo non sono necessarie tante ore e io in mano avevo il licoli del corso di Zaghini che in sole 4 dico 4 ore ha prodotto dei risultati strabilianti.
Voi ovviamente taratevi sempre sul vostro licoli e se doveste usare madre mettetene sempre 80gr ma in tal caso dovete regolare l'idratazione!
Se vi risulta più facile invece, mettete 120 di madre solida e levate 40 di farina (20 e 20).
Ricordate sempre che in genere non si tocca mai la quantià di farina perchè è sulla farina che si calcolano sale e tutto il resto, ma siamo su piccole quantità e possiamo permettercelo!
Unite licoli, farina, malto e 70% di acqua.
Iniziate a impastare.
Unite piano piano il sale e la restante acqua.
Incordate.
Fate riposare 15 minuti, date una piega a 3, pirlate e riponete coperto con un panno e con la chiusura verso sopra, in un cestino infarinato.
Io l'ho messo nel forno spento.
Dopo 3 ore ho ripreso e iniziato a fare la forma.
Ho stagliato 4 panetti da 65gr e 4 da 55gr e il resto con il restante impasto.
Ho dato una piega a 3 agli 8 panetti e li ho forati a filoncino.
il nono, dopo la piega a tre, è stato pirlato bene e bagnato in acqua e poi in un mix di semi che avevo in casa.
Posate la palla pirlata su una teglia infarinata con semola.
a questo punto sul piano infarinato con ognuno dei filoncini formate un cordone.
I cordoni saranno fatti in modo tale da avere 4 coppie, di cui ognuna è più grande dell'altra di un cm.
Arrotolate formando 4 girelle verso sinistra e 4 verso destra.
Ponete le girelle intorno al sole in modo tale che si guardino a coppie:
Infarinate solo i raggi:
Conquesta ricetta partecipo alla raccolta di Panissimo di Giugno 2015.
La famiglia, il focolare, la vita...profumi di infanzia, ricordi...mia nonna che spezzava il pane e lo condiva con il pomodoro mentre il sugo sobbolliva sul fuoco.
Profumo di pane, profumo di farina, profumo del grano nei campi.
Il sole sul viso e l'olio che correvasulle fette bruscate...profumi di altri tempi.
La voglia di riportare il calore e l'amore nelle mie mani e sulla mia tavola.
E così...ho dato vita al mio ...sole.
La ricetta è la seguente e ve la dono con tutto il mio amore:
200gr di farro integrale
200gr di tipo 1
80gr di licoli
1/2 cucchiaino di malto
6gr di sale
20gr mix di semi o semi a vostra scelta
Ora che fa caldo non sono necessarie tante ore e io in mano avevo il licoli del corso di Zaghini che in sole 4 dico 4 ore ha prodotto dei risultati strabilianti.
Voi ovviamente taratevi sempre sul vostro licoli e se doveste usare madre mettetene sempre 80gr ma in tal caso dovete regolare l'idratazione!
Se vi risulta più facile invece, mettete 120 di madre solida e levate 40 di farina (20 e 20).
Ricordate sempre che in genere non si tocca mai la quantià di farina perchè è sulla farina che si calcolano sale e tutto il resto, ma siamo su piccole quantità e possiamo permettercelo!
Unite licoli, farina, malto e 70% di acqua.
Iniziate a impastare.
Unite piano piano il sale e la restante acqua.
Incordate.
Fate riposare 15 minuti, date una piega a 3, pirlate e riponete coperto con un panno e con la chiusura verso sopra, in un cestino infarinato.
Io l'ho messo nel forno spento.
Dopo 3 ore ho ripreso e iniziato a fare la forma.
Ho stagliato 4 panetti da 65gr e 4 da 55gr e il resto con il restante impasto.
Ho dato una piega a 3 agli 8 panetti e li ho forati a filoncino.
il nono, dopo la piega a tre, è stato pirlato bene e bagnato in acqua e poi in un mix di semi che avevo in casa.
Posate la palla pirlata su una teglia infarinata con semola.
a questo punto sul piano infarinato con ognuno dei filoncini formate un cordone.
I cordoni saranno fatti in modo tale da avere 4 coppie, di cui ognuna è più grande dell'altra di un cm.
Arrotolate formando 4 girelle verso sinistra e 4 verso destra.
Ponete le girelle intorno al sole in modo tale che si guardino a coppie:
Infarinate solo i raggi:
Scaldate il forno com refrattaria e fatela diventare caldissima (250 gradi, il tempo dipende dalla vostra refrattaria).
Abbassate a 160 gradi, spruzzate con vapore e lasciate andare 35 minuti.
Aprite a spiffero per altri dieci minuti e terminate la cottura.
Godete del profumo e del calore del vostro sole <3
Con Amore,
Carla
Conquesta ricetta partecipo alla raccolta di Panissimo di Giugno 2015.
lunedì 9 marzo 2015
Pizza Primitiva Integrale
Dopo tanto tempo passato a girovagare sul web alla ricerca di una pizza adatta a me, mi sono resa conto che se non avessi sperimentato una mia ricetta, probabilmente non avrei più mangiato pizza ;-)
Complice dunque il mio novello lievito madre liquido Ba-b-la (un licoli), ho quindi messo a punto una pizza alta, soffice senza farine raffinate.
Passiamo dunque alla lista degli ingredienti:
500 gr petra 9
300+25 acqua
1 punta malto (0.3-0.5%)
140gr licoli
30 ml olio
10 gr di sale
Una prima nota: se usate al posto della petra 9 che è una integrale forte, un'altra integrale (ad es. la farina integrale della giovanna che ha un w 300), abbiate cura di setacciare la farina in un setaccio a maglia stretta, mettendo da parte il cruschello che riaggiungerete solo quando l'impasto sarà pronto per il riposo)
Se usate una pm solida, mettetene sempre 140 gr ma in tal caso aggiungete 25 gr di acqua e levate 25 di farina.
Per mia comodità, ho messo a rinfrescare 46 gr di licoli e nelle 3 ore necessarie perl'attivazione ho iniziato il processo di autolisi.
Ho quindi unito tutti i liquidi (300) , la farina (500) e il malto creando uno sfarinato grezzo.
Quando il licoli è pronto (circa 3 ore a 26 gradi), inglobatelo nel composto precedentemente formato e lavorate bene per inglobare la pasta madre.
Prima dell'incordatura, aggiungete il sale e i 25 gr di acqua (non tutti insieme, poco a poco), poi l'olio, un cucchiao per volta e terminate la lavorazione.
Noterete che la petra assorbe molto l'acqua, perchè ha un ottimo W e permette alte idratazione, per cui non avrete difficoltà di lavorazione.
Io lavoro tutto a mano, non ho una impastatrice e mi trovo in ogni caso molto bene.
A questo punto, formate una palla, ponete la pasta in un cestino o sulla spianatoia e fate riposare mezz'ora.
Dopo il breve riposo, date due pieghe stretch and folder e pirlate l'impasto.
Fate riposare un'altra mezz'ora.
Date due pieghe a tre, pirlate, riponete in una vaschetta, oliate la superficie dell'impasto e mettete in frigo nel posto più freddo (di solito dove ci sono le verdure).
Fate maturare l'impasto 24 ore o almeno un minimo di 15 ore.
Più sta in frigo e più diventerà leggero e digeribile.
Qualora voleste fare un passaggio in frigo di 48 ore, mettete soltanto 100gr di licoli e non 140.
Il giorno dopo, togliete dal frigo e mettete a lievitare a 26 gradi per 5 ore (raddoppio).
Stendete sulla leccarda del forno cosparsa di semola, aiutandovi soltanto con le mani e non usate assolutamente il mattarello, pena la fuoriuscita di gas di lievitazione.
L'altezza deve essere di 1 cm almeno.
Se preferite delle pizze al piatto, dividete in due panetti direttamente dopo aver lebato l'impasto dal frigo, dando un colpo netto con il tarocco.
Fate riposare almeno un'oretta e poi condite.
Io ho condito con pochissima mozzarella, che non potrei mangiare e con verdure.
Ho notato che abbondando con l'EVO la pizza viene più gustosa, in quanto tende ad assorbirlo e se se ne mette poco la pizza può risultare asciutta.
A questo punto scaldate il forno a 200 gradi (il mio è ventilato) e quando è pronto infornate.
Io ho avuto un piccolo contrattempo e dopo averla condita ho appoggiato in frigo e poi dal frigo direttamente in forno: non abbiate paura, lo shock termico in questo caso fa soltanto che bene.
Dopo 15 minuti abbassate a 180 gradi e terminate la cottura per 5-10 minuti.
(se avete diviso in due pizze il tempo di cottura sarà inferiore, dovete anche regolarvi con il vostro forno)
A questo punto, buon appetito!!!!
Complice dunque il mio novello lievito madre liquido Ba-b-la (un licoli), ho quindi messo a punto una pizza alta, soffice senza farine raffinate.
Passiamo dunque alla lista degli ingredienti:
500 gr petra 9
300+25 acqua
1 punta malto (0.3-0.5%)
140gr licoli
30 ml olio
10 gr di sale
Una prima nota: se usate al posto della petra 9 che è una integrale forte, un'altra integrale (ad es. la farina integrale della giovanna che ha un w 300), abbiate cura di setacciare la farina in un setaccio a maglia stretta, mettendo da parte il cruschello che riaggiungerete solo quando l'impasto sarà pronto per il riposo)
Se usate una pm solida, mettetene sempre 140 gr ma in tal caso aggiungete 25 gr di acqua e levate 25 di farina.
Per mia comodità, ho messo a rinfrescare 46 gr di licoli e nelle 3 ore necessarie perl'attivazione ho iniziato il processo di autolisi.
Ho quindi unito tutti i liquidi (300) , la farina (500) e il malto creando uno sfarinato grezzo.
Quando il licoli è pronto (circa 3 ore a 26 gradi), inglobatelo nel composto precedentemente formato e lavorate bene per inglobare la pasta madre.
Prima dell'incordatura, aggiungete il sale e i 25 gr di acqua (non tutti insieme, poco a poco), poi l'olio, un cucchiao per volta e terminate la lavorazione.
Noterete che la petra assorbe molto l'acqua, perchè ha un ottimo W e permette alte idratazione, per cui non avrete difficoltà di lavorazione.
Io lavoro tutto a mano, non ho una impastatrice e mi trovo in ogni caso molto bene.
A questo punto, formate una palla, ponete la pasta in un cestino o sulla spianatoia e fate riposare mezz'ora.
Dopo il breve riposo, date due pieghe stretch and folder e pirlate l'impasto.
Fate riposare un'altra mezz'ora.
Date due pieghe a tre, pirlate, riponete in una vaschetta, oliate la superficie dell'impasto e mettete in frigo nel posto più freddo (di solito dove ci sono le verdure).
Fate maturare l'impasto 24 ore o almeno un minimo di 15 ore.
Più sta in frigo e più diventerà leggero e digeribile.
Qualora voleste fare un passaggio in frigo di 48 ore, mettete soltanto 100gr di licoli e non 140.
Il giorno dopo, togliete dal frigo e mettete a lievitare a 26 gradi per 5 ore (raddoppio).
Stendete sulla leccarda del forno cosparsa di semola, aiutandovi soltanto con le mani e non usate assolutamente il mattarello, pena la fuoriuscita di gas di lievitazione.
L'altezza deve essere di 1 cm almeno.
Se preferite delle pizze al piatto, dividete in due panetti direttamente dopo aver lebato l'impasto dal frigo, dando un colpo netto con il tarocco.
Fate riposare almeno un'oretta e poi condite.
Io ho condito con pochissima mozzarella, che non potrei mangiare e con verdure.
Ho notato che abbondando con l'EVO la pizza viene più gustosa, in quanto tende ad assorbirlo e se se ne mette poco la pizza può risultare asciutta.
A questo punto scaldate il forno a 200 gradi (il mio è ventilato) e quando è pronto infornate.
Io ho avuto un piccolo contrattempo e dopo averla condita ho appoggiato in frigo e poi dal frigo direttamente in forno: non abbiate paura, lo shock termico in questo caso fa soltanto che bene.
Dopo 15 minuti abbassate a 180 gradi e terminate la cottura per 5-10 minuti.
(se avete diviso in due pizze il tempo di cottura sarà inferiore, dovete anche regolarvi con il vostro forno)
A questo punto, buon appetito!!!!
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